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Appassionato per impegno personale e politico del complesso rapporto tra fede e politica, e convinto che i nodi storici delle passate stagioni siano ancora in larga misura da sciogliere, l'autore ha scelto lo strumento della narrazione in forma di romanzo per ricostruire, attraverso la vicenda umana e religiosa di un prete bergamasco, compagno di studi e delle prime esperienze sacerdotali di don Angelo Roncalli, (il nostro santo Papa Giovanni XXIII), una stagione storica e politica nella quale l'impegno dei cattolici popolari seppe offrire idee, progetti e testimonianze assai rilevanti per la nostra terra bergamasca. Verosimile il racconto, come verosimili molte delle vicende narrate. Vera è la tragica conclusione della vicenda terrena del protagonista, un prete vissuto tra l'Ottocento e il Novecento in un contesto facilmente identificabile: uno di quegli uomini straordinari che con la loro vita, le loro opere e le loro imprese hanno contrassegnato una stagione storica formidabile per le profonde trasformazioni economiche, socio-politiche ma anche religiose che nel giro di pochi decenni cambiarono il volto dell'Italia e della stessa Europa.